Un\u2019area di alta pressione di matrice Subtropicale costituente l\u2019Anticiclone delle Azzorre in procinto di espandersi sul contesto euro-mediterraneo ha instaurato il predominio sul bacino del Mediterraneo e gran parte dell\u2019Europa centro-occidentale.<\/p>\n
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Gi\u00e0 a partire dallo scorso luned\u00ec e da qui a circa un\u2019altra settimana le condizioni meteorologiche saranno stabili e soleggiate, nonostante delle infiltrazioni pi\u00f9 fredde dalle aree balcaniche determineranno la genesi di nubi stratiformi e addensamenti nuvolosi pi\u00f9 bassi e pi\u00f9 consistenti sotto le sembianze di nebbia e nuvolosit\u00e0 pi\u00f9 alta (comunque pi\u00f9 bassa) nelle aree vallive, ove saranno presenti nubi basse e nebbie ristagnanti nei bassi strati a causa dell\u2019inversione termica<\/strong>, ossia un cambiamento del profilo verticale dell\u2019atmosfera e dell\u2019adiabatica satura, ossia il valore di umidit\u00e0 condensa a seconda del punto di rugiada che in tal caso si abbassa o diminuisce, inizialmente solamente nei bassi strati, ci\u00f2 avviene a quote superiori della Troposfera o direttamente nella Stratosfera, per via della presenza di ozono che ha capacit\u00e0 termica maggiore e minore capacit\u00e0 riflessiva, quest\u2019ultima anche molto minoritaria rispetto ai gas serra (da CO2) presenti in maniera eccessiva soprattutto ove soggiace il buco dell\u2019ozono, realt\u00e0 meglio constatata ad esempio maggiore in Antartide, dove gi\u00e0 pu\u00f2 essere presente in derivazione all\u2019eccesso di inquinanti e non solo, attraverso le correnti in quota a 500 HPa, sormontate dai venti Alisei (trade winds) che trasportano l\u2019ozono e dato dalle tempeste solari, dunque dovuti all\u2019attivit\u00e0 solare, ossia alle medio-alte quote stratosferiche, dalle regioni equatoriali. Le intense perturbazioni di origine nord-atlantica sono distanziate dal Mediterraneo altrimenti la maggior parte di tali corpi nuvolosi evaporerebbe e la bassa pressione ovviamente merito dell\u2019avvezione della vorticit\u00e0 negativa non si genererebbe e verrebbe dissoluta dai moti verticali discendenti chiamati Subsidenza atmosferica, in grado di costituire aria gelida negli alti strati (rarefatta e meno densa rispetto all\u2019aria fredda che scorre e provoca irruzioni negli strati pi\u00f9 bassi dell\u2019atmosfera), almeno intorno ai 9\u2019000\/12\u2019000 m s.l.m.<\/p>\n <\/p>\n <\/p>\n Le masse d\u2019aria gelida si comprimono mediante l\u2019incontro delle quote minori e c\u2019\u00e8 dunque un aumento dell\u2019agitazione molecolare diminuendo verso il basso e consentendo un temporaneo innalzamento della pressione atmosferica nonch\u00e9 un gradiente positivo al variare della quota, l\u2019inversione termica avviene invece in prossimit\u00e0 del suolo e in concomitanza dell\u2019irraggiamento notturno che si mantiene tale grazie alla discesa dell\u2019aria fredda dai pendii delle montagne verso il basso che scalza l\u2019aria pi\u00f9 mite verso i bassi strati. La saturazione del materiale gassoso di cui si compone chimicamente l\u2019aria avviene grazie all\u2019inversione del gradiente termico che caratterizza gli strati adiacenti al suolo (PBL = Planetary Boundary Layer), ossia il livello di rimescolamento dell\u2019aria in caso di assenza di vento (moto secondo corso orizzontale) e scarsi o assenti moti verticali ascendenti.<\/p>\n