Campo Imperatore: l’arrivo in alta quota nella lunga storia del Giro D’Italia
Mancano ormai poche ore al ritorno in Abruzzo della “carovana rosa” del Giro d’Italia con l’arrivo di tappa a Campo Imperatore. Ieri, in un nostro post su Facebook, abbiamo detto che la nostra regione si intreccia numerose volte con la storia ultracentenaria del Giro. L’ascesa ai 2130 metri di Campo Imperatore non è nuova nel percorso che fanno i ciclisti in ogni edizione. Senza contare domani, sono 4 le volte che la maglia rosa è arrivata sul nostro “piccolo Tibet”.
La prima volta che il Giro ha fatto tappa a Campo Imperatore è stato nell’edizione del 1971. Il 25 maggio di quell’anno la 6° tappa partiva da Pescasseroli ed era lunga 198 chilometri. Fu vinta dallo spagnolo Vicente López Carril. La seconda volta fu nel 1989. Il 28 maggio si correva 8° tappa di quell’edizione che partiva dalla Capitale Roma lunga 179 chilometri. Ad aggiudicarsi la vittoria fu il danese John Carlsen. Si tornò sotto al Gran Sasso solo 10 anni dopo in quella particolare edizione del Giro 1999. Era il 22 maggio dove, tra 2 muri di neve, trionfò il compianto campione Marco Pantani che staccò tutti a 2,5 chilometri dal traguardo sospinto da un tifo da stadio con migliaia di persone che sfidarono il gran freddo ed il “tempo da lupi” di quel giorno. Da quella tappa in poi dominò la classifica generale e diede spettacolo sulle Alpi nella settimana seguente fino alla sua esclusione dal giro per valori di ematocrito oltre la norma a Madonna di Campiglio che minò definitivamente la sua incredibile carriera. Nel 2015, la strada che da Fonte Cerreto conduce a Campo Imperatore, è stata intitolata proprio a lui, il Pirata.
L’ultima volta che si è arrivati in cima al piazzale dell’albergo di Campo Imperatore, fu nell’edizione 2018. Il 13 maggio si correva la 9° tappa di ben 225 chilometri che partiva da Pesco Sannita, in Campania. Fu vinta dall’inglese Simon Yates che riprese negli ultimi 3 chilometri il fuggitivo di giornata. Da menzionare anche un arrivo alla partenza della funivia del Gran Sasso D’Italia (Fonte Cerreto) nell’edizione del 1985 che fu vinta dall’italiano Franco Chioccioli.