Altopiano di Terraegna (AQ) 1682m – TUTTI i dati di temperatura registrati dal nostro datalogger nel PNALM! – Meteo Abruzzo
Lo scorso mese di Ottobre, nell’ambito di un nostro studio sul fenomeno dell’inversione termica tramite il monitoraggio di siti freddi nella nostra regione, abbiamo installato nella splendida cornice del Parco Nazionale d’Abruzzo,Lazio e Molise (che ringraziamo per la disponibilità!) un datalogger di temperatura presso l’altopiano di Terraegna ad una quota di circa 1680 metri. La zona, come ci aspettavamo, è risultata essere molto bel soggetta a questo fenomeno con temperature minime spesso sotto i -10°C con gelate già presenti dai primi giorni di monitoraggio del mese di Ottobre. La stagione invernale, come avete potuto ben vedere, non è stata all’altezza delle sue aspettative. Scarsa presenza di neve e soprattutto di ondate fredde rilevanti che sarebbero state ancora più interessanti al fine del monitoraggio stesso. Nonostante tutto, l’altopiano ha dimostrato di avere le carte in tavola per essere una delle zone più fredde della regione, in virtù del fatto che lo stesso datalogger, al momento, non è installato nel punto più depresso della piana stessa.
Il datalogger, munito di schermatura solare, è stato impostato per archiviare i dati ogni 10 minuti sulla sua memoria interna ed è stato installato dal nostro collaboratore Lucio Gori grazie all’idea di Massimo Borsa, già gestore delle nostre stazioni di Pescasseroli (AQ) ed Opi (AQ). Questo ci ha permesso di poter avere dati dalla metà di Ottobre fino alla fine del mese di Aprile. Ringraziamo Valeria Rosselli, gestrice del Rifugio Terraegna, per averci scaricato i dati qualche giorno fa.
La temperatura più bassa è stata registrata nell’unica ondata fredda invernale che c’è stata a fine Marzo con -17,1°C alle ore 5:25 del 25/3/2020. Come abbiamo scritto prima, il datalogger non si trova nel punto migliore, molto spesso è stato influenzato da brezze di vento notturne che si attivano proprio per l’elevata differenza termica che si forma in poche decine di metri tra i versanti e la piana stessa. Queste brezze sono ovviamente più presenti nel periodo invernali, poichè il suolo innevato incrementa maggiormente questa differenza. Qui sotto abbiamo preso in esame i dati registrati tra il 3 ed il 4 di Marzo dove appunto si può notare come queste brezze influenzano le temperature di questa piana.
Qui sotto vi lasciamo alcuni scatti di questo splendido luogo fatti da Francesco Raffaele e trovati navigando in internet.